Numero di vasi per il test: 1.
Generi testati: Drosera capensis
Messa a dimora: 24 Marzo 2014.
Control: esperienza precedente con piante della stessa specie su altri mix.
L'esperimento ha mero carattere conoscitivo ed è mirato a testare l'impiego di un materiale di scarto facilmente disponibile in qualunque casa.
Volendo ottenere un prdotto a scarso tenore nutritivo, inizio immergendo i gusci in acqua demineralizzata per un'ora. L'acqua diventa bionda.
Dopo aver eliminato l'acqua nella quale avevo immerso i gusci, procedo a farli bollire in nuova acqua demineralizzata per idratarli a fondo, ma soprattutto per osservare l'eventuale comparsa di residui oleosi che dovrebbero separarsi dai tessuti ed essere visibili sulla superficie dell'acqua dopo la cottura. L'acqua di cottura assume un colore rosso rame, ma non rilevo alcun residuo oleoso visibile.
Elimino l'acqua di bollitura.
A questo punto i gusci non galleggiano più, prova dell'avvenuta profonda capillarizzazione nei tessuti.
Dopo una notte di immersione in nuova acqua demineralizzata, che al mattino risulta perfettamente limpida, procedo a sminuzzare grossolanamente i gusci e metto a dimora una pianta di Drosera capensis. Ne osserverò l'evoluzione nei prossimi mesi.
In pochi mesi, il composto ha iniziato a emanare cattivo odore e nell'acqua in cui era immerso il vaso si notava l'accumulo di una sostanza galatinosa e maleodorante. La pianta è andata gradualmete in sofferenza ed infine è morta.
Considero concluso il test di coltivazione in gusci di arachidi. La coltivazione in questo substrato si è rivelata impossibile.